venerdì 27 ottobre 2017

I suoni vecchi...


Tempo fa ho fatto una simpatica jam session di stampo blues soul con alcuni amici e compari di sventura della musica. Io mi sono portato dietro la mia Rickenbacker 660 e la 360/12 (quest'ultima l'ho usata sia per fare le clasiche ballatone che distorta per fare robettina più rugginosa). 

Gli altri chitarristi sfoggiavano le loro "solite" Gibson LP e le immancabili Fender Strato di verio genere, numero e caso. Belle chitarre non c'è che dire... Bel sound. Ci siamo molto divertiti e ci siamo sfogati come sempre in queste occasioni. 

Mentre rimettevamo nelle custodie cautelari le nostre rispettive armi di distruzione di massa, mi si è avvicinato un tizio (chitarrista) che conosco pochino in verità e mi ha detto:

"Ehi bro! Belle chitarre queste Ric! Peccato che abbiano un suono vecchio..."

Io ho avuto quel tipico attimo di spaesamento simile a quando bevi un amaro scaduto nel 1975... Ho posato la mia 660 nella custodia, mi sono girato con la lentezza di un bradipo appena svegliato da un coma profondo, l'ho guardato negli occhi con uno sguardo Sid Barret style e gli ho chiesto con tutta la dolcezza e la freschezza di cui sono capace:

"Suoni vecchi? Cosa intendi per suoni vecchi?"
"Dico che queste chitarre hanno un bel sound, ma forse è un po' datato"

Dopo aver deglutito un bel ammasso di saliva e respirato profondamente, sfoggiando un sorriso raggiante ho risposto:

"Ah sì? Perchè i suoni di una Gibson LP Traditional ti sembrano nuovi? E quelli di una Telecaster o di una Jazzmaster? Come puoi definire un suono nuovo e un suono vecchio? A me pare che i suoni mgliori delle chitarre sono proprio quelli che tu definisce vecchi. E ti faccio notare che le vere chitarre, con cui poi alla fine tutti noi suoniamo, derivano da innovazioni e concezioni tecniche degli anni '50 e '60: dopo non si è riusciti più a superare quei livelli eccezionali..."

Silenzio tombale del mio interlocutore.

Queste sono le conseguenze dei pregiudizi, del "sentito dire", del "tutti fanno così quindi anche io mi adeguo".

Suoni vecchi? Ma vedi d'annà affan(bip)!!!

martedì 3 ottobre 2017

Tom Petty (1950-2017)


Un blog come questo non può non dedicare un post per ricordare Tom Petty recentemente scomparso. Questo perchè sono sempre stato un fan di Tom Petty e poi perchè questo artista ha legato strettamente il suo stile ed il suo sound fortemente americano alle sonorità delle chitarre Rickenbacker. In molti pezzi in studio e dal vivo Tom Petty ha usato queste chitarre in varie versioni e modelli attribuendo ai suoi pezzi una timbrica molto particolare. 

La lunga carriera di questo musicista è stata quindi legata a doppio filo al marchio Rickenbacker: ed è oltretutto arcinoto che la Rickenbacker non sponsorizza alcun musicista e quindi questa scelta è stata dettata da gusti personali e stilistici di Tom Petty. 

 Più Info su: http://www.tompetty.com/


 La Rickenbacker "tipica" di Tom Petty  è certamente la 660/12TP Tom Petty Limited Edition, una versione signature della 660/12. Si tratta di una spendida 12 corde con un manico decisamente più grande della 360/12 (quindi più comoda per chi ha problemi di uso della classica 360/12). Chitarra in finitura fireglo con pickup toaster, manico neck-throu body. Semplicemente bellissima. Possedendo una 660/6 posso dire per esperienza personale che è una chitarra semplicemente fantastica, dal sound eccezionale, inconfondibile e unico: molto american style, strumento versatile e molto maneggevole. Manico fantastico. Prezzo piuttosto elevato. Difficile da trovare: una chitarra da intenditori.
Rickenbacker 660/12 TP Tom Petty Limited Edition

Tom Petty ha anche impiegato una Rickenbacker 425, diciamo la progenitrice della 660: bella chitarra dalla timbrica inconfondibile da parecchi anni fuori catalogo.
Rickenbacker 425 fireglo


Tom Petty con la sua Rickenbacker 425 fireglo

La chitarra che ha maggiormente accompagnato Tom Petty è senza dubbio la Rickenbacker 335: si tratta di una Rickenbacker 330 a sei corde costruita nella metà degli anni '60 che usciva di serie con la leva del vibrato. Credo che Tom Petty abbia rimosso l'Accent Vibrato per rimpiazzrlo con l'R tailpiece. Uscita di produzione agli inizi degli anni '70, venne riproposta negli anni '80 con la denominazione 330/VB. Oggi è molto difficile da trovare: prezzo decisamente alto. La Rick 335 di Petty è in versione fireglo con il classico "f hole" degli anni '60. Monta pickup toaster.

Rickenbacker 335 del 1966 in versione fireglo

 

Tom Petty e la sua Ric 335 con l'R tailpiece al posto della leva del vibrato

 Altra Rickenbacker che Tom Petty ha usato spesso è la 360/6 in versione mapleglo (blonde). Una grande chitarra veramente "classica" di cui è possibile aggiungere veramente poco. Parla da sè... La Ric 360 mapleglo di Petty monta pickup toaster invece degli hi-gain: si vede che questi magneti non gli piacevano proprio...

Rickenbacker 360/6 mapleglo
 
La 360 di Tom Petty

Tom Petty ha poi usato una Rickenbacker 362/12 double neck in particolare nei primi anni 80. Bello strumento: un po' complicato da suonare, difficilissimo da trovare, dal prezzo elevato.

 
Rickenbacker 362/12 mapleglo

 Nella metà degli anni '80 troviamo la Rickenbacker 325 Capri jetglo al collo di Tom Petty: chitarra storica della Rickenbacker dalla sonorità estremamente beat... Chitarra un po' piccolina per i miei gusti oltretutto molto cara da acquistare.

Rickenbacker 325 Capri jetglo

Chiudo questa rassegna citando la Rickenbacker 660/12 fireglo che Tom Petty ha in mano nella copertina di "Damn the Torpedoes": praticamente un'immagine simbolo di questo grande artista americano.

Rickenbacker 660/12
 

la copertina dell'album "Damn the Torpedoes"