Argomento
piuttosto delicato e dibattuto fra gli appassionati di Rickenbacker e non, è
senza dubbio quello del confronto fra la Rickenbacker 360/12 e la sorella
330/12.
La questione
non è di secondaria importanza vista la grande somiglianza fra le due chitarre
e la non secondaria differenza di prezzo. Cosa distingue dunque queste due
chitarre? Sulla base di queste differenze, vale la diversità di prezzo? Vale la
pena investire più soldi nella 360/12?
Innanzitutto
vediamo di cosa stiamo parlando.
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Una Rickenbacker 360/12 Jetglo |
Se si dà uno sguardo al sito ufficiale Rickenbacker e si fa un confronto fra queste due chitarre utilizzando la funzione "compare models" si noterà immediatamente che non si notano grandi
differenze. Da un punto di vista tecnico e strutturale le chitarre sono
praticamente identiche: stesse misure, stesse caratteristiche, stesse dimensioni, stessi materiali, stessi magneti. Le uniche differenze che
si notano riguardano il fatto che la 360/12, rispetto alla 330/12, ha il
binding, il Ric-o-Sound e i segnatasti con inserti triangolari invece che
a punti (dot).
Ovviamente vi è
anche una discreta differenza estetica dato che la 330/12 presenta i famosi
"corni" appuntiti, mentre la 360/12 ha le corna smussate.
Ma da un punto
di vista pratico, cosa cambia? Queste due chitarre alla fin fine suonano allo
stesso modo o no?
Sinceramente io
non ho avuto modo di fare un confronto personale, non ho un'esperienza diretta.
A guardarle così alla fine queste due chitarre dovrebbero suonare in pratica
allo stesso modo.
La differenza
principale,secondo me, è prima di tutto estetica: si tratta sostanzialmente di preferire le
corna appuntite della 330/12 o le corna smussate della 360/12. Il Binding
ovviamente rende la 360/12 più bella ed elegante: lo stesso dicasi degli
intarsi sulla testiera come segnatasti rispetto ai semplici dots.
Ovviamente il
Ric-o-Sound, di cui ho parlato su questo blog è un optional interessante che
rende la 360/12 uno strumento molto particolare con funzioni e sonorità molto
originali. Certo, bisogna perderci un po' di tempo ed usarlo (se si ha
intenzione di farlo...). Come ho già scritto il binding sulla tastiera potrebbe
rendere più scorrevole l'uso della mano sinistra sulla 360/12 rispetto alla
330/12 che non ha il neck-binding.
In rete ho poi
letto che qualcuno sostiene che la presenza del neck-binding renda la tastiera
della 360/12 leggermente più stretta rispetto a quella della 330/12 (considerando
che la tastiera di queste chitarre non è particolarmente larga...) Sempre in
rete qualcuno afferma che, essendo chitarre semiacustiche, le punte della
330/12 restituiscono dei suoni più metallici mentre la 360/12, con le sue corna
spuntate, avrebbe dei suoni più caldi. Sono tutte cose, queste, che non sono in grado al momento di confermare con la mia esperienza diretta.
Insomma che
dire? Le due chitarre sono molto simili, ma la 360/12 costa un po' di più. Vale
la pena spendere questi soldi in più? Questa è la domanda delle domande...
Per quanto mi
riguarda devo dire che la 360/12 mi è subito piaciuta per il suo look, mi sembra
meno datata rispetto alla 330/12 che in sostanza sembra un po' la "sorella
povera" della 360/12. Non è un caso che la 360/12 viene indicata come
"De Luxe". Certo si tratta di valutazioni personali, ma in certi casi
possono pesare anche queste considerazioni.
Non bisogna
dimenticare poi che quando si tratta di acquistare una Rickenbacker non sempre
si ha un grande margine di manovra e di scelta: talvolta bisogna prendere
quello che si trova. Almeno in Italia funziona così. Non sempre quindi si può
scegliere...
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