lunedì 16 giugno 2014

I Pick Up

Un aspetto molto interessante, e materia di ampia e profonda discussione fra i chitarristi più o meno rickenbackeriani, è quella relativa ai pick up, in generale, e a quelli della Rickenbacker 360/12 in particolare. Vorrei premettere a riguardo che io non sono un esperto in questioni elettrotecniche, elettronica, componentistica avanzata delle chitarre e così via. Sono solo un chitarrista e polistrumentista che suona da parecchi decenni e che possiede alcune chitarre con caratteristiche molto differenti fra loro. Insomma parlo solo per esperienza personale esprimendo quindi idee e visioni che, in quanto tali, sono del tutto opinabili.

Detto questo, vediamo di entrare nel merito della faccenda. La Rickenbacker 360/12 monta di serie i pick up denominati "Hi Gain", che rappresentano un'evoluzione dei classici "toaster" che venivano montati sui primi modelli e che oggi si possono trovare montati su 360/12 in versione speciale (la V64 che è una replica della vecchia 360/12 appunto del 1964). I toaster si chiamano così perchè sembrano la bocca del classico tostapane ed hanno una apparenza molto vintage. Taluni infatti li montano sulle proprie 360/12 sostituendo gli hi-gain di serie.

Una Rickenbacker 360 Midnight Blue con i toaster
Le differenze? Quali sono da preferire? Ovviamente io ho solo l'esperienza diretta degli hi-gain che sono montati sulla mia Rick 360/12 e ho sentito su alcuni video il suono dei toaster. Quello che posso dedurre è che i toaster (molto belli da vedere, non c'è che dire) sembrano avere un suono un po' metallico rispetto agli hi-gain e forse, da quello anche che leggo sui forum, suonano in modo meno potente. In fondo il fatto che si chiamino hi-gain, una ragione la deve avere. Insomma gli hi-gain suonerebbero più forte e con un suono più pieno, ma, forse per questo, meno vintage. Comunque, personalmente, io non li sostituirei anche perchè sono dell'idea che una chitarra meno si smanetta e meglio è. Ma questa è una mia opinione.

Una Rickenbacker 370/12 Jetglo


Gli hi-gain in dotazione sono due (la 370 ne ha tre): uno al ponte ed uno al manico. Come in tutte le chitarre normali di questo mondo il pick up al ponte presenta un suono più chiaro, aperto, acuto, metallico mentre quello al manico è più pieno, ricco di bassi e scuro. Devo dire che i suoni di questi due magneti sono molto distinti: quindi la definizione del suono secondo i propri gusti dovrà essere effettuata operando sulle manopole (5) che si trovano sulla chitarra. 2 manopole operano sui toni dei pick, 2 sui volumi e poi c'è la famosa 5 manopola che regola il bilanciamento fra i due magneti (tutto questo sarà materia di uno specifico post). Insomma c'è da perderci un bel po' di tempo per lavorare sui suoni! 
 
Ovviamente non bisogna dimenticare la levetta che fa funzionare il solo pick up al ponte, il solo pick al manico o entrambi (nella posizione intermedia).

Inoltre mi viene da pensare: se è così impegnativo trovare e gestire  i suoni per la 360/12 che ha due magneti, figuriamoci con la 370/12 che di magneti ne ha tre!


Se si vuole ottenere un suono molto beat o anni '60 si tenderà pertanto a far prevalere il pick up al ponte con suoni molti chiari e metallici. A me piace ad esempio un suono molto pieno, con un bel "bump" di pennata: quindi li bilancio con una piccola prevalenza del pick up al manico. Ma qui è questione di gusti, di pezzi da suonare, di arrangiamenti, ecc... C'è veramente da perderci molto tempo.

Una nota a sè stante è quella della regolazione dell'intensità di questi pick up. Ho detto che si chiamano hi gain: quindi vuol dire che sono piuttosto potenti. In effetti sono pick molto potenti e dotati di una dinamica decisamente notevole. Che significa tutto questo? Significa che ci vuole veramente molto poco per far distorce tutto e farli sparare a tavoletta. Bisogna stare molto attenti alla dinamica di questi magneti. Che significa in pratica "dinamica"? La dinamica esprime la sensibilità dei magneti: se suoni pianissimo suoneranno pianissimo, se picchi duro suoneranno altrettanto forte. Ci sono pertanto in circolazione magneti più o meno sensibili: alcuni non lo sono affatto. Ricordo sempre la mia Eko X27: o suonavi forte o suonavi piano il suono era sempre più o meno lo stesso, piatto e senza la minima profondità. Le chitarre economiche hanno solitamente magneti poco dinamici e quindi sono chitarre decisamente poco versatili

Nella Rickenbacker 360/12 se uno sfiora le corde, viene fuori un suono delicatissimo e vellutato, ma se pesti, il volume impenna subito. Quindi ci vuole la mano esperta per evitare che venga fuori un suono pessimo: diciamo che le "zappe" non dovrebbero suonare una chitarra come questa. Ci vuole la mano. Inoltre eviterei di mettere tutte le manopole a tavoletta. Diciamo che i toni si possono portare a fondo scala, ma i due volumi eviterei di metterli al massimo: bisogna trovare il volume giusto, ben calibrato fra i due magneti, così come ben dosare il bilanciamento fra i due tramite la quinta manopolina. Il risultato sarà un suono decisamente pulito e preciso.

E' evidente che in tutto questo blabla un ruolo non secondario è giocato dall'amplificatore. Una Rickenbacker 360/12 necessita di un amplificatore all'altezza sennò sono guai: i suoni fanno schifo e la chitarra diventa insuonabile. Cito il mio caso personale. Posseggo un piccolo Fender Frontman a transistor da pochi watt che uso di solito per esercitarmi e che porto in giro nei locali piccoli: ebbene questo amplificatore non la regge minimamente questa chitarra. Impossibile accoppiare i due a meno che non suono a volume minimo. 

Invece il mio buon Egnater Tweaker112/40 a valvole è una meraviglia: i suoni sono puliti, caldi, perfetti, equilibrati. E' veramente possibile trovare delle timbriche e dei colori perfetti con questo amplificatore. Avrò modo di discutere di questo eccellente compagno di suonate in uno spazio specifico, perchè, credetemi, lo merita davvero.

Questo comunque per dire che un pessimo amplificatore può azzerare la qualità di qualsiasi chitarra, in particolare una chitarra dai suoni complessi come la Rickenbacker 360/12. Quindi se qualcuno si decidesse all'acquisto di una Rick 360/12 metta in conto anche la disponibilità di un amplificatore adeguato: sennò è un disastro. Lasciare perdere: è meglio...

13 commenti:

  1. Ciao, ho acquistato da poco una Rickenbacker 360/12 , naturalmente per inesperienza dato che sono un principiante non riesco a regolarla di modo da avere un suono pieno e corposo , uaso un Bassman 100 e una marshall 1922.
    Chiedo un parere su come regolarla se è possibile.
    Grazie.
    Marco.

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  2. Ciao Marco!
    Innanzitutto complimenti per il tuo acquisto. Mi piacerebbe avere qualche dettaglio sulla tua 360/12 (colore, anno, nuova/usata, luogo d'acquisto, ecc...) nonchè le tue prime impressioni.

    Come avrai intuito stiamo parlando di una chitarra particolare sotto tutti i punti di vista. liuteria, meccaniche e sound. Per ottenere delle timbriche che si desiderano bisogna prenderci la mano, dedicarle del tempo, farci un bel po' di esperienza... alla fine di tutto questo si ottiene un sound decisamente originale, unico, inimitabile, bellissimo che pochi possono avere.
    I tuoi ampli sono ottimi. Mi permetto di dire che il bassman, secondo me, è un ottimo amplificatore per chitarra: le premesse ci sono tutte.

    La 360/12 nasce con un timbro già di per sè molto squillante: se preferisci qualcosa di più grosso devi lavorare principamente con il pick up al manico (ovviamente)sia lavorandoci da solo oppure, con la levetta in posizione centrale, affinare il sound agendo sulla 5a manopolina più piccola. Questa infatti in un certo modo bilancia i due pick up: ruotala quindi in modo tale da dare prevalenza al pick up al manico.

    Altra cosa che si può fare è suonare la chitarra il più lontano possibile dal ponte: alcune volte, quando voglio dare un suono molto pieno da grande ballata americana, io la suono praticamente all'inizio della tastiera o priprio sulla tastiera. Altre volte sposto la mano destra avanti e indietro per dare un sound grosso/aperto: gli high gain sono molto sensibili e hanno una grande dinamica. Questo vuol dire anche che più pesti forte con la mano destra, più la chitarra ha un suono squillante: fino al classico sclang-sclang degli anni 60... Per questo consiglio plettri non troppo duri. Se non devi fare dei solisti orientati su plettri piuttosto morbidi: la chitarra diventa molto calda...
    Intanto prova in questo modo: poi puoi lavorare ovviamente anche sui toni dell'ampli. Sul mio Egnater ho un settaggio specifico che uso solo per la Rick 360/12.
    Fammi sapere come vanno le cose. E magari mandami una foto della tua 360/12...
    Bye
    Carmelo

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  3. Grazie per la risposta , gentilissimo, già questa sera faccio un po di prove .
    Ho visto che alcune 360 montano l' humbucker , ne hai provate con questi pickup ?
    Ho la 381 che monta i toaster ha un' escursione di tonalità molto più elevata degli hi gain può essere molto secca ma arriva ad avere un suono molto caldo e quindi molto versatile.
    Si volentirei ti invio le foto della mia mid night blue se mi dici come inviare gli allegati.
    Marco.

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  4. Ti invio volentieri le foto se mi dici come inserire gli allegati .
    HO visto che alcune 360 montano gli humbuckers ,sai.che differenza c'è ?
    Perchè la 381 monta i toaster e un estensione di tonalità molto ampia ed è quindi molto versatile.
    Marco.

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  5. Ciao Marco.
    Leggo che possiedi una 381!!! Molto fortunato, grande chitarra: difficile da trovare e dal prezzo talvolta proibitivo (dovuto anche alla rarità oltre che alla elevatissima qualità costruttiva)

    Io ho i toaster sulla Ric 660 che è una solid neck through body. A me sembra che i toaster suonino abbastanza diversamente dagli hi-gain ma ancora non riesco a dire quale sia quello più metallico e quello più corposo. Il toaster al manico della 660 è molto pieno e caldo (talvolta anche troppo), ma anche l'hi-gain al manico della 360/12 fa il suo lavoro ma con un atimbrica completamente diversa. Inoltre sto ancora lavorando sulla distorsione dei toaster che al momento ancora non mi soddisfa in pieno: mentre la distorsione degli hi-gain (sulla 12 corde!) mi fa impazzire...

    Il fatto è che queste due chitarre sono troppo diverse per forma e caratteristiche del body.

    Direi lo stesso per la 381 che è nota per il suo sound particolare dovuto forse anche alla cassa che suona molto diversamente dalla 360: sono simili ma ci sono differenze sostanziali.

    Non ho mai sentito di persona 360 con gli hum. Quindi non saprei che dire. Se avrò questa esperienza sicuramente ne parlerò su questo blog.

    Hai una 360/12 MB! Complimenti. Un colore bellissimo e piuttosto difficile da trovare: mi piacerebbe molto avere una 360/6 con questa livrea, ma bisogna che mi dia una calmata...

    Porva ad inviarmi un mesaggio con allegati a questo indirizzo:
    lasesiuvate@gmail.com

    Complimenti ancora e a presto.

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  6. Ok, domani ti invio le foto al tuo indirizzo mail dell' angolo dove suono e faccio esercizi con le mie chitarre.
    Domanda ; una 12 corde è una chitarra tendenzialmente d' accompagnamento credo , presumo serva una distorsione leggera giusto ?

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    1. Effettivamente una 12 corde, ed anche quindi una 12 corde molto peculiare come la Ric 360/12, è particolarmente indicata per fare le grandi ritmiche. Ma qui tocchi un argomento molto caldo ovvero quello del ruolo, significato ed importanza della chitarra ritmica che, insieme al basso, è uno strumento molto, ma molto sottovalutato. E' quindi argomento che merita una riflessione più approfondita che spero di trattare a breve con un post specifico.
      La distorsione con la Ric 360/12 è una cosa abbastanza personale. Io spesso la distorco anche pesantemente sia con le valvole che con un distorsore analogico (MXR 78 custom Badass). Talvolta carico molto altre volte meno a secondo di quello che voglio fare (anche come genere). Ovviamente un accordo completo di 12 corde distorto può fare veramente molto casino. Se fai punk o Trash Metal va più che bene: viene fuori un muro di suono che nemmeno con un octaver lo ottieni. Diciamo che tiri giù il locale dove stai suonando. Se invece devi fare qualcosa di meno aggressivo devi lavorare su poche coppie di corde, soprattutto quelle basse. Se fai un bicordo con la Ric 360/12 stai già suonando 4 corde magari quelle più grosse: in tal modo viene fuori un accordo molto massiccio. Dosare quindi anche la dinamica della chitarra lavorando con la mano destra. Anche gli assoli distorti possono diventare molto ganzi: indicati soprattutto nel genere pischedelico (si può anche un po' tremolare il tutto). Anche pulita questa chitarra può fare begli assoli: magari arpeggiati e abbastanza melodici. Certo il bending non è semplice...
      Insomma c'è da perderci un po' di tempo...

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  7. Risposte
    1. Francamente no. Essendo della vecchia guardia non ho molta attrazione fisica ed affettiva per i grandi multieffetto. Uso pochi pedali con effetti tutto sommato molto vintage. Quando vado a suonare in giro ho bisogno di roba molto semplice che posso smanettare in condizioni di luce minima e in pochi secondi: mi servono pochi comandi, poche manopole. Non ho tempo e pazienza per cose complicate con libretti di istruzione grossi come l'elenco telefonico di Tokyo. Non sono capace. Non ho più la testa. Capisco la qualità di questi apparecchi (confermata anche dal prezzo notevole) soprattutto rispetto alla ferraglia che noi vecchini usiamo, ma francamente non fa per me: non ci arrivo. Recentemente mi sono imbattutto in un Kemper: bellissimo, riproduceva tutti i suoni possibili immaginabili, ma non era proprio uno scherzo da usare... E poi io vorrei sempre tendere a creare un mio sound personale, con il mio combo a valvole. Ci perdo un sacco di tempo...

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  8. Ok ,volentieri, domani ti invio le foto.
    Sai dove trovare le corde di ricambio ?

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    1. Dunque il sartiame originale (le corde) si trovano sicuramente su Thomann e sul Music Store entrambi in Germania. Prezzo abbordabile, ma con spese di spedizione. Possono convenire se devi fare altri acquisti (magari insieme ad altri musicisti per fare massa critica e non pagare le spese di spedi). Tempo addietro le ho comprate all'Emporio Musicale Senese: ora non le vedo più in catalogo. Se le trovi altrove prendile senza indugio a meno che non ti chiedano uno sproposito. Sulle corde non originali ho sentito pareri discordanti: anche in questo caso bisognerebbe soppesare le cose. Al momento io vado solo su corde originali Rickenbacker Made in Usa: le ultime ho comprate appunto in Germania...

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  9. Una nota , il blog non sempre pubblica le risposte che invio, non capisco come mai.

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  10. Credo che tu alluda al fatto che ci voglia un po' di tempo. Dipende dalla moderazione dei commenti ovvero prima esamino chi mi scrive e cosa mi scrivono poi ammetto la pubblicazione. Faccio questo non tanto perchè ho paura degli insulti (figuriamoci: suono sempre dal vivo in ambientini dove l'educazione anche più elementare è un optional...), ma perchè altrimenti vengo sommerso da spam pubblicitarie e messaggini di zoccolame il più vario che sono peggio degli insulti...
    Un po' di pazienza poi pubblico e rispondo...
    Ovviamente grazie per i tuoi commenti...

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