Perchè la Rick 360/12

Senza bisogno di ricorrere ad uno psicoterapeuta, devo riconoscere che per me la Rickenbacker 360/12 è sempre stata una fissazione: sin da quando ero un fijarello. Come è nata questa fissa?

Beh, la cosa parte da molto, molto lontano. Sarà stato il 1967 ed avevo 4 anni scarsi. Ero al mare con i miei nonni presso la loro casetta. I ricordi sono un po' confusi, ma le sensazioni sono ancora molto vive. Stavo seduto su una seggiolina in giardino con mio nonno che stava sentendo la radio mentre leggeva il giornale. Improvvisamente la radio ha trasmesso una canzone che iniziava con un "clangghh!!! Era l'attacco di "A hard day's night" dei Beatles. Ho pensato: ma questa roba è proprio ganza! Senti te che tiro, che sound! Beh non avrò usato proprio queste testuali parole, ma le sensazioni erano quelle. 

Insomma quel "clangghh" iniziale mi è entrato nel DNA: ho subito adorato i Beatles e ho sempre cercato di capire quale strumento avesse prodotto quel suono incredibile. Mi ci sono voluti un bel po' di anni, ma poi ho scoperto che era una Rickenbacker, per la precisione la Rickenbacker 360/12 di George Harrison. 

Mi sono sempre detto: magari averne una, chi lo sa se quando sarò grande potrò avere una Rickenbacker così? Per quasi 40 anni è stato il mio sogno: poi, alla fine, sono riuscito a realizzarlo. 

La chitarra più bella, particolare ed incredibile di tutta la mia vita. Grazie nonno!

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