giovedì 27 novembre 2014

Gli "Screams in the Backyard" - LIVE!!!

Approfitto di questo blog per fare un po' di pubblicità alla prossima performance live del mio gruppo: gli "Screams in the Backyard".

Ci esibiremo mercoledì 3 dicembre 2014 al Blitz Caffè di Viterbo alle ore 22.30. Proporremo i nostri brani originali in versione hard blues-hard acoustic unplugged. Non so se porterò la mia Rickenbacker 360/12 perchè lo spazio per suonare è veramente angusto e non credo che ci sia posto per mettere un reggichitarra in più: si rischia di non avere più possibilità di muovere un muscolo.

Comunque ci sarà molta musica, molto blues, molto rock a tutta birra... 

E' dal 1978 che rompiamo le scatole con la nostra musica: passano i secoli, ma siamo sempre in circolazione. Peggio per chi fa Karaoke o le cover dei cantautori italiani...



Le brave personcine a modo e per bene è meglio che se ne stiano a casa a vedere "Amici" in TV o quellochecavolomanda la televisione: non è per voi.




Questa è la formazione:

Carmelo Cannarella: chitarra - voce
Massimo Pistilli: chitarra - voce
Enrico Ciapica: basso - voce
Flavio Cannarella: batteria

mercoledì 26 novembre 2014

La Rickenbacker 360 Capri


La Rickenbacker 360 Capri può essere definita come la "nonna" della moderna Rickenbacker 360 da cui è derivata la 360/12. 

Si tratta di una splendida chitarra realizzata dal 1958 fino alla fine del 1963 - inizi 1964 quando appunto nacque la nuova serie 360. La Rickenbacker 360 Capri non disponeva di vibrato e, nella sua serie iniziale uscì con le seguenti livree: 


  • Hi Lustre Blonde (rifiniture "natural maple") 
  • Autumnglo ( 2-tonalità brown sunburst)
  • Fireglo (aggiunta nel 1959)
  • Cloverfield blue-green
  • Natural maple 
  • Gold-tinged Montezuma Brown
  • Black Diamond

Questa chitarra montava il tirante a trapezio, magneti toaster, inlays sia a punto che a triangolo. La cosa più intrigante, secondo me, sono le 4 manopole in stile vecchia-TV di una volta. Molto belle e vintage. Come si può notare dalle imamgini, nella 360 Capri manca la 5a manopola che invece caratterizza le nuove 360.

Inutile dire che si tratta di una chitarra semplicemente bellissima, molto difficile da trovare e ovviamente carissima. 



martedì 11 novembre 2014

Regolare il Truss Rod

La questione del truss rod è una faccenda piuttosto importante sulla quale il chitarrista Rickenbacker deve essere ben preparato (anche psicologicamente), soprattutto se alle prime armi. 

Come dice Wikipedia:

"Il truss rod (a volte tradotto con anima) è una barra inserita all'interno del manico di chitarre, chitarre basso ed altri strumenti musicali a corde metalliche, atta a contrastare la tensione generata dalle corde stesse e le possibili deformazioni dei legni dovute a cambiamenti di umidità e temperatura".

Insomma dentro il manico c'è questa "anima". Se nelle chitarre normali c'è una sola anima, nella Rickenbacker 360/12 ce ne sono addirittura due parallele.  

Perchè si tratta di una questione importante? Perchè la Rick 360/12 è una chitarra che avendo 12 corde, quindi un tiraggio notevole, è uno strumento molto sensibile alle variazioni di umidità e temperatura. Pertanto è pressochè inevitabile doverci mettere le mani, prima o poi.

Il sintomo dello spostamento del manico è piuttosto chiaro: le corde sbattono, frustano, toccano i fret da qualche parte. Se si guarda di profilo il manico si noterà che c'è qualcosa non va.



Il manico non deve essere perfettamente orizzontale, ma avere una sua curvatura precisa come si vede in questa figura qui sotto. 



Per regolare il truss rod o si fa da sè o, nel dubbio, ci si reca da un buon liutaio. Sottolineo il concetto di buon liutaio, perchè un liutaio da due soldi può rovinare seriamente il manico della vostra chitarra facendovi buttare nel cesso una barca di soldi (oltre a farvi venire una crisi di nervi ed un fortissimo istinto omicida).

Se si decidesse di fare da sè è bene prendere un po' di fiato e rimboccarsi le maniche perchè regolare i truss rod di questa chitarra non è proprio un'operazione semplicissima. Tutt'altro. Il primo grossissimo problema è che questi due truss rod sono regolati da due bulloncini a sezione esagonale da 1/4 di pollice. ATTENZIONE: si tratta di 1/4 di pollici e non millimetri. Sono due cose molto diverse.


In questa foto si vede il doppio truss rod di un basso Rickenbacker, ma quello della 360/12 è perfettamente identico.

A complicare ulteriormente le cose segnalo che, almeno nel mio caso, la Rickenbacker fornisce alcune chiavi, ma non l'attrezzo specifico per fare questo lavoro. Si tratta di una chiave a pipa da 1/4 di pollice non reperibile in Italia: la Rickenbacker la vende a poco più di 7$ (esclusa spedizione). Da me contattati mi hanno detto senza mezzi termini che in Italia non la spediscono: chissà perchè!


Insomma: il primo grande problema da risolvere è dotarsi di una chiave da 1/4 di pollice a pipa che oltretutto deve essere di spessore molto sottile, perchè i due truss rod sono molto vicini. Se la chiave è troppo spessa (pur essendo in pollici) non entrerà mai e poi mai.




Inutile quindi andare bellamente in un negozio di strumenti musicali qualsiasi e comprare quegli attrezzetti in bella mostra in vetrina. Ci potete scommettere la mano destra che sono in millimetri e sono, nel vostro, caso del tutto inutilizzabili.  Tentare di usare con le cattive un girabulloni in millimetri su un bullone in pollici vuol dire, con una certezza pressochè logaritmica, deformare la testa del bullone con la conseguenza che non potrà essere svitato nemmeno con la sua chiave in pollici: a quel punto rimarrebbe solo il viaggio a Lourdes con il treno bianco della speranza (ma non è garantito il miracolo...)
 
La speranza è pertanto individuare un grande negozio di attrezzi (tipo ferramenta per intenderci) e chiedere se ce l'hanno: in caso contrario bisogna ordinare questa benedetta chiave. Io l'ho trovata  con i requisiti precisi pagandola circa 9€.

Dopo essersi muniti dell'attrezzo giusto, devo ricordare che questa operazione non è semplicissima. Meglio farla insieme a chi ha un po' di esperienza. Io ho chiesto aiuto al mio amico Fabio che ha avuto già a che fare con queste operazioni chirugiche: meglio quindi essere in due per non fare cavolate. Senza Fabio, anche psicologicamente, non ce l'avrei fatta: smanettare il manico della mia Rickenbacker da solo, senza un conforto, sarebbe stato troppo anche per me...

La prima cosa da fare è verificare se il manico è venuto in avanti o indietro utilizzando un righello e facendo passare sotto le corde un foglio per vedere dove precisamente c'è l'intoppo.

Poi bisogna allentare tutte e dodici le corde ed aprire il coperchio del truss rod.


Se i bulloncini fanno troppa forza si può mettere una microgoccia di lubrificante: attenzione a non far colare il lubrificante dentro l'anima o sulla chitarra. Quindi procedere con moltissima attenzione per non spaccare tutto. Mano ferma ma delicata. 

Di solito bisogna fare piccoli movimenti (un ottavo di giro, mai oltre il quarto di giro) senza mai forzare. Il problema è: da che parte girare? Di solito, avvitando il dado si riduce la concavità del manico (curvatura verso l'alto) ovvero si riduce l'action. Allentando il bulloncino si rilassa il manico aumentando l'action. Perchè ho scritto "di solito"? Perchè è bene non fidarsi mai troppo soprattutto di chitarre che sono praticamente artigianali. Nel dubbio fare qualche piccolo movimento di prova (sempre piccoli giri) e avere conferma sulla direzione del movimento del manico. Ovviamente bisogna tirare nuovamente le 12 corde: la cosa può diventare veramente molto lunga, noisoa e complicata.

Tuttavia è indispensabile procedere sempre con molta pazienza per prove e tentativi per ottenere la regolazione desiderata. Usare sempre il righello per vedere la posizione del manico ed il solito foglio per controllare che le corde non frustino da nessuna parte, nemmeno potenzialmente. 

Se uno non se la sentisse, ripeto: contattate il solito buon liutaio che ci mette poco tempo e fa di sicuro un buon lavoro. 

In considerazione delle smadonnate verie che accompagnano la regolazione del truss rod della Rickenbacker 360/12 (credetemi: si smadonna eccome!) suggerisco di conservare questa chitarra con la massima cautela: evitare soprattutto l'umidità e gli sbalzi improvvisi di temperatura perchè questo strumento ne risente immediatamente. 

Accidenti che pazienza...