venerdì 1 agosto 2014

Una gran bella strimpellata

Forse l'ho già detto in un'altra occasione, ma preferisco usare la mia Rickenbacker 360/12 per fare prettamente musica un po' sperimentale, musica dai toni acidi e psicadelici piuttosto che fare il solito "twang" per rifare le canzioni dei Beatles o dei Birds. 

L'altro giorno però mi sono ritrovato con due "vecchi" amici, entrambi appassionati e conoscitori dei Beatles (con i quali solitamente suono il buon vecchio e caro Blues) i quali mi hanno detto se volevamo dedicare una ssessione di prove per suonare canzoni note e meno note dei Beatles.

Colgo l'occasione al balzo e quindi mi munisco della mia Rick, un piccolo Frontman della Fender, un jack e via, verso la sala prove. 

Pur con i limiti pratici ovvi del piccolo Frontman (alla fine della suonata stava praticamente con la lingua di fuori), abbiamo passato una serata di "fuego": praticamente abbiamo suonato ininterrottamente per quasi tre ore rifacendo album interi dei Beatles. Io con la mia Rickenbacker 12 corde, il bassista Michele (con una copia cinese di un Fender Jazz ed uno scassatissimo ampli da chitarra), il batterista Fernando (con una Sonor in quasi male arnese) siamo riusciti a tirare fuori dei suoni veramente ganzi. Il suono del basso stoppatissimo e secco (con vaghissimo sentore di Hofner) e la batteria scarna come poche fungevano da base ottimale per il classico "sglanghete sglanghete" della Rickenbacker 12 corde che spesso suonavo con il solo magnete al ponte (un tripudio di "sglanghete sglanghete"). 

Ovviamente non ho usato alcun tipo di effetto: ho solamente usato un plettro un po' più rigido del solito (invece del solito 0.38mm) per avere dei suoni ancora più marcati.

Essendo stati tutti noi battezzati con le canzoni dei Beatles, è stato veramente un tuffo nella nostra infanzia. Nel repertorio della suonata non sono mancati pezzi stra-ovvi come "the house of the raising sun" o "have you ever seen the rain": qualche bella straclassica non guasta mai!

Una gran bella strimpellata, non c'è che dire. Anche se, come ho detto prima, ho sempre pensato che fosse un modo un po' sputtanato per suonare una chitarra come questa, il divertimento è stato tuttavia totale. 

Da ripetere alla prossima occasione che capita.

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