venerdì 15 aprile 2016

Rickenbacker 660

Colto da un raptus di follia pura e ammaliato dal prezzo che mi è stato proposto (a cui non ho saputo resistere), ho acquistato una incredibile Rickenbacker 660 Fireglo!!!!


A differenza della Rickenbacker 360/12 che ho a suo tempo acquistato per passione pura e per reminiscenze oniriche della mia infanzia musicale, questa 660  è stata il risultato del fascino che le chitarre Rickenbacker hanno risvegliato in me. Diciamo anche che quando ci si appassiona pericolosamente alle chitarre Rickenbacker, una eventualità del genere bisogna aspettarsela. Mi ci sono buttato a capofitto in modo quasi irrazionale

Non voglio fare una recensione tecnica di questa chitarra quanto dare qualche informazione e condividere (con altri potenziali appassionati) le mie impressioni. 

Per prima cosa bisogna dire che si tratta di una solid body a 6 corde dalla linea a dir poco stupenda. Le rifiniture sono di altissimo livello. Presenta le placche del battipenna e la cover del trussrod in plastica dorata. Le chiavi sono Goto e le manopole sono in stile vintage. Monta pickup "toaster" invece degli "Hi again".

Il binding  è molto elegante e la qualità costruttiva superba. Bellissima la livrea Fireglo. Grazie al cielo monta il tendicorde a trapezio invece del temutissimo "R".



Per quanto riguarda le timbriche devo dire che i toaster fanno un lavoro egregio: sicuramente suonano diversamente dagli Hi Gain, ma non posso dire che i primi siano meglio dei secondi o viceversa. Devo dire che i suoni puliti sono eccezionali, meravigliosi: sulla distorsione bisogna lavorarci un po' per trovare il sound che si desidera. 

La 660 ha un manico a 21 tasti decisamente più grande del manico della 360/12. Il manico  è molto scorrevole e i tasti non sono particolarmente larghi. 

La Ric 660 vicino alla mia Fender Telecaster American Standard
La 660 viene considerata da molti come una chitarra fondamentalmente "piccola". Qualcuno la definisce una "small scale". Tassativamente non è così. Non ha nulla a che spartire ad esempio con la Ric 325 (che è proprio a scala ridotta). La 660  è una chitarra normalissima solo un po' più corta.  È lunga 92cm contro i 97cm della Telecaster e i 101cm della Ric 360/12. Io sono alto 1,86 e addosso non me la sento come una chitarra piccola. 


Per molti aspetti la Rickenbacker 660  è quasi il contrario della Ric 360/12. La 360/12 ha il manico lungo e stretto, la 660 corto e largo. La 360/12 ha gli Hi Gain, la 660 i toaster. La 360/12 è una semi acustica, la 660  è una solid body, ecc... ecc... Insomma hanno veramente poco in comune. 






La Ric 660 vicino alla ia Ric 360/12: che coppia!
In breve si tratta di una chitarra indubbiamente non economica (diciamolo: costicchia...) ma ha un suono, una qualità costruttiva, una affidabilità molto al di sopra di tante altre titolate chitarre. Ha una linea bellissima. 

Personalmente ho suonato molte Fender (Tele e Strato), Gibson (335, 339, LP, SG), costosissime Gretsch, ma nessuna è paragonabile a questa chitarra. Il fatto che sia molto difficile da trovare in Italia (io l'ho comprata all'estero) e che non si trovi facilmente al collo dei chitarristi famosi non significa niente: rimane forse la chitarra migliore e più bella che abbia mai suonato e, incredibile, mai posseduto. Un sogno. 

Altro che chitarra piccola, questa è una grande chitarra, una grandissima chitarra!


Niente suona come una Rickenbacker! 

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