venerdì 8 maggio 2015

Rickenbacker 360/12 vs 330/12

Argomento piuttosto delicato e dibattuto fra gli appassionati di Rickenbacker e non, è senza dubbio quello del confronto fra la Rickenbacker 360/12 e la sorella 330/12.

La questione non è di secondaria importanza vista la grande somiglianza fra le due chitarre e la non secondaria differenza di prezzo. Cosa distingue dunque queste due chitarre? Sulla base di queste differenze, vale la diversità di prezzo? Vale la pena investire più soldi nella 360/12?

Innanzitutto vediamo di cosa stiamo parlando.
 
Una Rickenbacker 330/12 Jetglo


Una Rickenbacker 360/12 Jetglo

 
Se si dà uno sguardo al sito ufficiale Rickenbacker e si fa un confronto fra queste due chitarre  utilizzando la funzione "compare models" si noterà immediatamente  che non si notano grandi differenze. Da un punto di vista tecnico e strutturale le chitarre sono praticamente identiche: stesse misure, stesse caratteristiche, stesse dimensioni, stessi materiali, stessi magneti. Le uniche differenze che si notano riguardano il fatto che la 360/12, rispetto alla 330/12, ha il binding, il Ric-o-Sound e i segnatasti con inserti triangolari  invece che a punti (dot). 

Ovviamente vi è anche una discreta differenza estetica dato che la 330/12 presenta i famosi "corni" appuntiti, mentre la 360/12 ha le corna smussate.

Ma da un punto di vista pratico, cosa cambia? Queste due chitarre alla fin fine suonano allo stesso modo o no?

Sinceramente io non ho avuto modo di fare un confronto personale, non ho un'esperienza diretta. A guardarle così alla fine queste due chitarre dovrebbero suonare in pratica allo stesso modo. 

La differenza principale,secondo me, è prima di tutto estetica: si tratta sostanzialmente di preferire le corna appuntite della 330/12 o le corna smussate della 360/12. Il Binding ovviamente rende la 360/12 più bella ed elegante: lo stesso dicasi degli intarsi sulla testiera come segnatasti rispetto ai semplici dots.

Ovviamente il Ric-o-Sound, di cui ho parlato su questo blog è un optional interessante che rende la 360/12 uno strumento molto particolare con funzioni e sonorità molto originali. Certo, bisogna perderci un po' di tempo ed usarlo (se si ha intenzione di farlo...). Come ho già scritto il binding sulla tastiera potrebbe rendere più scorrevole l'uso della mano sinistra sulla 360/12 rispetto alla 330/12 che non ha il neck-binding. 

In rete ho poi letto che qualcuno sostiene che la presenza del neck-binding renda la tastiera della 360/12 leggermente più stretta rispetto a quella della 330/12 (considerando che la tastiera di queste chitarre non è particolarmente larga...) Sempre in rete qualcuno afferma che, essendo chitarre semiacustiche, le punte della 330/12 restituiscono dei suoni più metallici mentre la 360/12, con le sue corna spuntate, avrebbe dei suoni più caldi. Sono tutte cose, queste, che non sono in grado al momento di confermare con la mia esperienza diretta.

Insomma che dire? Le due chitarre sono molto simili, ma la 360/12 costa un po' di più. Vale la pena spendere questi soldi in più? Questa è la domanda delle domande...

Per quanto mi riguarda devo dire che la 360/12 mi è subito piaciuta per il suo look, mi sembra meno datata rispetto alla 330/12 che in sostanza sembra un po' la "sorella povera" della 360/12. Non è un caso che la 360/12 viene indicata come "De Luxe". Certo si tratta di valutazioni personali, ma in certi casi possono pesare anche queste considerazioni.

Non bisogna dimenticare poi che quando si tratta di acquistare una Rickenbacker non sempre si ha un grande margine di manovra e di scelta: talvolta bisogna prendere quello che si trova. Almeno in Italia funziona così. Non sempre quindi si può scegliere...

 

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