lunedì 6 febbraio 2017

Lo "sticker"

Un profano potrebbe chiedersi: di cosa cavolo vuole parlare in questo post? Che cosa è lo "sticker"?!?!

Un attimo di calma e lo spiego.

Tutte le chitarre e i bassi Rickenbacker escono dalla fabbrica con uno sticker appiccicato sul battipenna: sto parlando di quel piccolo adesivo...

Potrà sembrare una scemenza parlare di un dettaglio così insignificante, ma, credetemi, non è così. Il mondo dei Rickenbackeriani è popolato da gente strana, altrimenti non saremo tutti così fissati con queste chitarre.

Esistono due tipi di sticker: uno rettangolare e uno ovale.
Quello rettangolare presenta la dicitura "Made in America". Quello ovale la dicitura "Proudly Made in the USA" (fatto con orgoglio negli USA).




Si intuisce da subito che le due etichette presentano delle differenze sostanziali ed anche qualche piccolo mistero. La prima cosa che mi viene in mente, e che non ho potuto non notare, è che lo sticker rettangolare cita l'America, quello ovale gli USA. Come mai lo sticker rettangolare non recita "Made in USA" (che è la formula commerciale corretta), ma un fantomatico riferimento all'America? Ricordo che la Rickenbacker produce tutti i suoi strumenti nello stesso stabilimento: non è che una 330 con la pecetta "Made in America" è fatta in Bolivia o in Canada: sempre dalla California viene... Mah!

Lo sticker ovale poi presenta questo avverbio "Proudly" che effettivamente riempie di orgoglio anche il possessore dello strumento: insomma siamo tutti orgogliosi, un tripudio di orgoglio e mi sembra anche coerente con questi anni Trumpiani. Diciamo che un possessore di uno strumento Rickenbacker con questo adesivo non dovrebbe avere problemi alle frontiere USA: un utile suggerimento ai richiedenti asilo.

La faccenda dello sticker rimarrebbe nella sfera del folclore se non fosse per un piccolo particolare. Esistono due partiti fieramente contrapposti. Ci sono quelli che lo staccano immediatamente (ma lo riappicciano nel libretto delle istruzioni: non si sa mai!) e quelli che lo tengono costi quel che costi.

Diciamo che, in termini puramente razionali, la cosa è sostanzialmente soggettiva: se lo vuoi tenere lo tieni, se lo vuoi staccare lo stacchi. Affari tuoi. Ma non è proprio così. Sembrerebbe (ma sottolineo sembrerebbe) che una chitarra Rickenbacker senza il suo sticker originale può valere meno (sia nuova che usata) rispetto ad una con il suo sticker in bella mostra sul battipenna. Insomma sono gli umori del mercato.

E io che ne penso? Innanzitutto preciso che la 360/12 ha lo sticker rettangolare, mentre la 660 ha quello ovale. Insomma li ho tutti e due. E non li ho staccati. Anzi: ci sto pure attento a che non si rovinino. 

Sono cose da psicopatici, lo so: me lo dicono in tanti. Però io consiglierei di non staccarlo: datemi retta tenetelo...

PS: a coloro che l'hanno staccato e magari buttato o perso. credo che si possano trovare in vendita da qualche parte, ma non so chi li offre e quanto possano costare....


Nessun commento:

Posta un commento